I giorni scorrono intensamente, con un bel passo già da venerdì, soprattutto di merli, pettirossi e tordi bottacci.
Continua la varietà di specie, con una media di 19 specie al giorno nell’ultima settimana. Anche i fringuelli hanno iniziato a passare decisi, e domenica abbiamo catturato anche le prime, splendide, peppole.
Con una certa sorpresa, catturiamo ancora specie transahariane, come luì grosso e codirosso comune.
Di notte le civette capogrosso ci danno spesso soddisfazione, insieme ai gufi comuni.
Abbiamo catturato anche le prime beccacce, 2. I frosoni ci sono, ma sono scarsi numericamente, con 1-2 catture in questi ultimi giorni.
Sui prati, oltre agli spioncelli, hanno iniziato a farsi vedere anche le pispole, e così siamo arrivati a 56 specie differenti in 26 giorni di attività, un numero di tutto rispetto.
Ma la grande notizia di ieri è la ricattura di una nocciolaia con anello sloveno! Probabilmente si tratta della prima del Progetto Alpi, ed è un dato di estremo interesse che riguarda una specie i cui spostamenti si conoscono ancora poco. Speriamo di sapere presto da dove viene di preciso, di sicuro si tratta di un esemplare giovane, nato quest’anno.
A corredo di questo lungo riassunto sulle catture, alleghiamo le foto delle catture più belle…
Dopo il grande entusiasmo per l’allocco degli Urali, la settimana è trascorsa con un meteo avverso: pioggia e vento forte da nord est ci hanno costretti a tenere chiuse le reti per ben 3 giorni consecutivi.
All’alba dell’8 ottobre siamo riusciti a tornare in cima al valico per ripristinare la stazione e i danni del vento, che aveva raso al suolo un intero transetto di reti. Verso le 9 e mezza eravamo di nuovo operativi, anche se il tempo permaneva uggioso e ventoso.
Siamo riusciti comunque a catturare una settantina di uccelli, con una buona presenza di spioncelli, qualche tordo, pochi pettirossi e qualche cincia.
In attesa che il meteo si sistemi e finisca questo ventaccio da nord est, registriamo un netto calo delle temperature , segno che ormai siamo pienamente nell’autunno del Pizzoc.
Ci consoliamo con la ventesima nocciolaia dell’anno (record assoluto!) e con uno splendido fiorrancino
La settimana passata ci ha tenuti ben indaffarati: le giornate sono state piuttosto intense, con tanti pettirossi e tordi bottacci già alle prime luci dell’alba. Sono tante anche le altre specie catturate e la varietà stagionale del passo è ormai evidente: infatti dopo 21 giorni di attività incessante abbiamo raggiunto e superato le 50 specie differenti!
Ma la sorpresa di ieri sera è di quelle entusiasmanti: abbiamo infatti inanellato il secondo allocco degli Urali per la nostra stazione, a distanza di ormai 4 anni dal primo. È una di quelle specie che esercitano un fascino incredibile, sia perché si tratta di una specie rara, sia perché è un animale affascinante, grande, maestoso, misterioso…
Ecco qualche foto del magnifico esemplare:
Una nuova splendida cattura sul Pizzoc quest’oggi! Abbiamo inanellato un giovane esemplare di lodolaio (Falco subbuteo), prima cattura in assoluto per il Pizzoc, che porta il totale a 93 specie in questi 9 anni di attività.
Si tratta di un falconide, simile al falco pellegrino dal disegno della testa, con la tipica mascherina nera, ma molto più snello e agile. Le ali sono lunghe, appuntite e molto strette, caratteristica che permette di riconoscerlo in volo. In questi giorni ne abbiamo visti 2-3 passare sul valico, e oggi finalmente abbiamo avuto la gioia di inanellarlo.
Il lodolaio è un predatore che si nutre prevalentemente di grossi insetti e di piccoli uccelli, che preda in volo.
Dopo questa introduzione, eccolo qui:
Il tempo comanda sempre alle alte quote, e il fine settimana è trascorso nelle fantomatiche e rinomate nebbie del Pizzoc! Le catture sono state scarse. Oggi invece abbiamo aperto le reti sotto le stelle, con le nuvole sotto di noi. Il passo è stato scarso, ma ci ha permesso di inanellare una nuova specie per la stagione, la prima cincia bigia!
Specie molto simile di aspetto alla cincia alpestre, si riconosce per piccoli dettagli, come il nero brillante sul capo, un bavaglino molto stretto e una tipica linea chiara in mezzo al becco.
Eccola qui:
Sono stati giorni di discreto passo, tra le nuvole e le nebbie. Non molti gli esemplari inanellati, ma continuiamo a registrare una bella varietà di specie. Venerdì il tempo è stato soleggiato e calmo, e le sorprese non sono mancate, con questa splendida ricattura straniera di gheppio con anello slovacco! Aveva anche un contrassegno colorato per le osservazioni con cannocchiale. Vi terremo informati sui dati di questo esemplare non appena saranno processati.
Ma non è stato il gheppio l’unica sorpresa di giornata: abbiamo inanellato ben 23specie diverse, con la seconda averla piccola per la stazione!
Continuano incessanti a passare sul valico le cince more, specie più catturata al momento, e anche le nocciolaie e i gheppi fanno registrare già adesso il record annuale di catture, con ben 15 e 10, rispettivamente.
Il passaggio dei transahariani, pur se nella fase conclusiva, è ancora attivo, con un beccafico, vari codirossi comuni, qualche luì grosso.
Venerdì è stato anche il primo giorno di cattura per lo sparviere, con ben tre esemplari inanellati, 2 femmine e un maschio!
Dopo il maltempo nel weekend, la migrazione è ripartita con calma nei giorni di lunedì e martedì. Si conferma una bella varietà, le catture non sono molte, ma inanelliamo una quindicina di specie al giorno. Le novità di questi giorni sono il primo fringuello dell’anno (poco fotogenico perché ancora in muta) e le prime tordele. All’alba cominciano a essere sempre più frequenti i pettirossi, mentre appare via via più evidente che questo è un anno di invasione della cincia mora, la specie più catturata ad oggi.
Nel frattempo, si catturano ancora diverse specie transahariane, come il luì grosso e il codirosso comune.
Ecco un po’ di foto:
Il tempo vola sul Pizzoc, e tra impegni organizzativi e tempo un po’ guastato, è passata già una settimana dall’inizio delle nostre attività.
Dopo un primo giorno intenso e molto vario, i giorni successivi sono stati complessivamente più calmi, anche se si conferma una bella varietà, con 27 specie catturate e poco più di 200 esemplari.
Tra tutte, spicca la 92-esima specie del Pizzoc dall’inizio delle catture nel 2013, e cioè il Calandro (Anthus campestris), specie transahariana che di solito evita le Alpi, come testimoniato dalle 6 catture precedenti in tutto nel Progetto Alpi dal 1997.
Calandro (Anthus campestris)
Ma non è stata l’unica cattura interessante, il calandro: ieri abbiamo inanellato ben 5 nocciolaie (record giornaliero), e poi molte specie transahariane come il codirosso comune, il luì verde, il culbianco, la bigiarella, il beccafico. Notevole, in questi giorni, il passaggio di gheppi (già 6 inanellati!) e di poiane, queste ultime però non catturate. Iniziano già a passare i lucherini e si sono visti i primi frosoni in transito sul valico. Eccovi un po’ di foto!
Da sinistra a destra e dall’alto in basso: gufo comune, nocciolaia, lucherino, merlo dal collare, bigiarella, culbianco, gheppio, picchio muratore, merlo e prispolone
Riusciamo ad aprire l’impianto delle reti molto presto la mattina, con le stelle ancora luminose e con Orione che dà bella mostra di sè e ci fa capire che l’autunno è in arrivo…il tempo è splendido, molto mite e senza vento.
All’alba non facciamo molte catture, ma la presenza di 7 specie diverse su 15 esemplari catturati ci fa capire che sarà una giornata varia.
Le specie inanellate sono infatti numerose, ben 19, a fine giornata, con la grande sorpresa del crociere, specie principale di giornata.
Eccone alcuni esemplari, nelle loro varietà cromatiche:
Crociere (Loxia curvirostra)
Il fine settimana passato è stato dedicato al montaggio della stazione, e cioè del montaggio dell’impianto di cattura e del “quartier generale”, dove si svolge l’attività di inanellamento.
Una squadra consolidata di amici molto efficienti ha permesso di rispettare i nostri desideri di aprire le reti il giorno 13. Ed è stata una grande sorpresa constatare che è già in atto uno splendido flusso migratorio, nonostante le temperature ancora molto miti e un tempo molto asciutto. Speriamo sia un buon auspicio per l’autunno che ci apprestiamo a trascorrere in cima al Pizzoc!
Ecco alcune foto delle fasi di montaggio!
Cari amici, vi informiamo che la stagione autunnale di inanellamento 2021 inizierà lunedì 13 settembre e continuerà fino al 7 novembre.
Anche quest’anno dovremo prestare particolare attenzione alle norme anti COVID-19, quindi sarà obbligatorio il distanziamento sociale e l’uso della mascherina negli spazi chiusi, oltre ad una costante attenzione alla sanificazione. Attendiamo comunque gli sviluppi della situazione e vi terremo informati anche sulle modalità di visita alla stazione da parte dei visitatori esterni.
Come lo scorso anno, i turni di volontari saranno di 6-7 persone al massimo per settimana.
C’è ancora posto per i volontari, per cui invito chi fosse interessato a partecipare a scrivermi una email al solito indirizzo:
deggian@me.com
oppure pizzoc@pizzoc.com,
specificando se avete già esperienza, se siete studenti di scienze forestali, naturali o biologiche e il periodo in cui sareste interessati a partecipare.
Vi aspettiamo!
Andrea Favaretto
Non è un messaggio particolarmente gioioso, no. Chiudere la stazione di inanellamento con un tempo così bello, stabile, soleggiato e caldo, e soprattutto con un intenso passo di uccelli migratori lascia un po’ l’amaro in bocca, dopo una stagione meteorologicamente molto avversa.
Ma non possiamo lamentarci, è stata in realtà una stagione molto avvincente, pur nelle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare: la grandine, la neve, il vento forte e le innumerevoli perturbazioni (più di 500 mm di pioggia sono caduti in due mesi) ci hanno meso alla prova, ma abbiamo reagito e risposto colpo su colpo, grazie ad una squadra molto affiatata e combattiva! Bravi!
E alla fine i risultati ci sono stati, con più di 4000 esemplari inanellati, ben 65 specie diverse e una media di individui di 80 al giorno. Gli ultimi 15 giorni sono stati molto intensi e belli, con molte giornate sopra ai 200 individui e il record stagionale oltre i 350.
Le specie più catturate sono state nell’ordine il regolo (quasi 800!), il pettirosso, il codirosso spazzacamino, il fringuello e il lucherino. Ma è stata un’ottima stagione anche per lo spioncello e soprattutto per la pispola, che da due anni era praticamente assente sul valico!
Non sono mancate le soprese, come la cattura del regolo svedese, o di un picchio nero e di un codirosso spazzacamino inanellati da noi 2 anni orsono, o della starna o della quaglia. Su tutte, segnaliamo la prima cattura in assoluto per il Veneto del prispolone indiano, specie accidentale dall’Asia, e dell’ormai leggendario codazzurro, al terzo anno consecutivo nelle nostre reti.
Alcune specie invece sono state molto scarse, come il tordo bottaccio, il merlo e la tordela, dato in controtendenza rispetto all’incessante crescita degli ultimi anni. E’ pur vero che sembra che il passo sia molto in ritardo quest’anno, e ciò fa pensare che nei prossimi giorni queste specie continueranno a passare.
Prima di lasciare spazio a qualche immagine significativa delle principali specie dell’anno e di salutare tutti voi che ci avete seguito con tanta costanza e passione (questo blog quest’anno ha raggiunto un livello di visite notevole e superiore di molto agli anni precedenti, grazie!), non mi resta che ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa nuova impresa, a partire da tutti gli inanellatori e i collaboratori volontari che hanno espresso un impegno notevole, lodevole e un eccezionale spirito; ringrazio poi l’Associazione Libera Caccia che continua nel suo impegno a sostenere finanziariamente questo progetto di ricerca nazionale e internazionale, i Carabinieri forestali del Nucleo Biodiversità per il supporto, e ovviamente tutti coloro che ci hanno sostenuto a vario titolo, con graditissimi aiuti diretti e trasversali (i pranzi della Grazia, le verdure di Erizerio, le costate di Nazzareno, i salami/soppresse/pane/briosche che sono arrivati incessantemente in cima al Pizzoc come omaggi per tutti noi).
Ovviamente, un pensiero va anche al nostro caro e compianto Bepi e a Silvana
Finalmente un evento che aspettavamo da tempo! Ieri ci ha fatto visita un regolo che portava un anello straniero, proveniente dalla Svezia!
Una bella notizia per la nostra ricerca, e anche un certo stupore nel realizzare ancora una volta come un uccellino che pesa 5 grammi sia in grado di percorrere migliaia di chilometri ogni anno!
Non appena ci comunicheranno i dati della cattura dall’ISPRA, vi diremo la storia di questo esemplare, una femmina adulta!
Sono giorni di passo intenso sul Pizzoc, si vedono nuvole di fringuelli e lucherini che continuano a passare. Da ieri osserviamo anche qualche merlo, finora assente, mentre frotte di regoli passano incessanti.
Stamattina il tempo era già un po’ guastato, con venti da sud e cielo coperto, ma c’è stato un bel passo. Poi verso le 10 gli uccelli hanno smesso di passare sopra il valico, il vento è aumentato e abbiamo chiuso l’impianto di cattura visto che sta arrivando l’ennesima perturbazione di questo ottobre molto piovoso e ventoso.
Abbiamo inanellato un centinaio di esemplari, con una splendida beccaccia (Scolopax rusticola) all’alba. Eccola qui:
…e per il terzo anno consecutivo al Pizzoc catturiamo un raro codazzurro, questa volta un giovane.
Una splendida emozione in una giornata intensa, con più di 300 catture, soprattutto regoli e lucherini, ma con ben 19 specie diverse!
Un’autentica rarità questa mattina sul Pizzoc!
Abbiamo inanellato un prispolone indiano, specie che nidifica nelle foreste aperte della Siberia e che abitualmente sverna nel sud dell’Asia. Qualche individuo accidentalmente visita l’Europa occidentale, e qualche cattura di questa specie è stata fatta in Italia, anche all’interno del Progetto Alpi, ma è la prima cattura per il Veneto.
La specie somiglia molto al prispolone, ma il sopracciglio marcato e il dorso verde oliva sono caratteri distintivi.
Gli ultimi giorni sono stati ricchi di catture, finalmente, ma tutto sommato le specie in transito non sono molte: principalmente, osserviamo sul valico molti lucherini e fringuelli, qualche peppola, ma molte specie sono più scarse, come i frosoni, i tordi, i merli. Invece gli spioncelli ci danno grande soddisfazione, come anche i codirossi spazzacamini: giovedì ne abbiamo inanellati 100, che è il nuovo record giornaliero per la specie sul Pizzoc. Inoltre, abbiamo anche ricatturato un “nostro” spazzacamino del 2018, ora un bel maschio adulto molto grasso e prestante.
Ma la specie più presente è certamente il regolo, con più di 150 catture solamente oggi!
Tra le catture interessanti di questi giorni ricchi (siamo spesso sopra i 200 esemplari al giorno) segnaliamo la prima beccaccia, una splendida e inaspettata quaglia e una cesena, la prima della stagione.
La neve ci ha fatto compagnia per qualche giorno, poi per fortuna giovedì notte ha piovuto intensamente e non è quasi rimasta traccia della coltre bianca.
Il tempo si è un po’ stabilizzato finalmente, e da qualche giorno il cielo è nuvoloso e spesso nebbioso, ma c’è calma di vento. Gli uccelli stanno passando, alcune specie soprattutto. Lucherino e fringuello la fanno da padroni sopra il valico, ma altre specie sono consistenti, come lo spioncello, il codirosso spazzacamino e la pispola. Ancora scarso il passo dei tordi e dei merli, mentre continuano a passare anche i pettirossi seppur in numeri inferiori allo scorso anno.
Confidiamo che questi giorni saranno produttivi per le nostre catture, ma già osserviamo un aumento delle medie giornaliere, sia di individui che di specie. Ieri abbiamo inanellato 17 specie diverse e 150 esemplari, è stata la giornata migliore dell’anno, anche con 3 specie nuove per la stagione: il codibugnolo, il ciuffolotto ed il tordo sassello!
Una nevicata bella intensa stanotte sul Pizzoc! Abbiamo provato a salire all’alba ma è stato proibitivo. C’erano circa 20 cm di neve sulla strada e nei punti ventati molta di più. Così abbiamo deciso un avvicinamento a piedi dalla strada del Taffarel. Lo spettacolo è stato grandioso, e anche la soddisfazione nel vedere che l’impianto di cattura non ha subito nessun danno nonostante le precipitazioni e il vento forte.
Speriamo che il tempo si sistemi, mi sembra che quest’anno abbiamo già espiato abbastanza…
Ieri c’è stato finalmente un bel passo, con tempo bello anche se un po’ ventoso la mattina. Le specie principali in migrazione sono state il pettirosso, il fringuello, il lucherino e lo spioncello. Qualche tordo la mattina presto, e poi una bella varietà di specie, con un fanello, un rampichino alpestre e la seconda cincia dal ciuffo del Pizzoc! Le catture sono state circa un centinaio.
La notte è proficua anche per gli strigiformi, con due civette capogrosso e due gufi comuni!
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