Ecco una carrellata per immagini delle specie catturate negli ultimi giorni!
E dopo la grandine, anche la neve si è affacciata sul Pizzoc, la notte tra domenica e lunedì.
Il tempo è stato freddo nei giorni successivi, e con questo meteo gli uccelli non ne vogliono sapere di migrare e se ne stanno ancora in Nord Europa, dove permane un bel tempo caldo.
Giornate discrete di inanellamento sono state mercoledì e giovedì, con circa 60 esemplari inanellati, con i primi spazzacamini adulti e numerosi spioncelli, oltre ai pettirossi che aumentano di frequenza giorno dopo giorno. Registriamo anche qualche tordo bottaccio e un paio di merli e tordele. Mercoledì è la volta del primo lucherino, ma il passaggio dei migratori sul valico è ancora un miraggio e contiamo molto sui giorni che seguiranno questo intenso flusso perturbato.
Purtroppo martedì siamo anche investiti da una bruttissima notizia: il nostro amico Bepi ci ha lasciato improvvisamente, dopo che ha partecipato all’apertura della stagione con il montaggio dell’impianto ed è stato con noi in alcune giornate di questo mese passato. È stato presente costantemente e ci ha dato una mano dal 2012, quando ancora eravamo alle prime armi come stazione di inanellamento.
Siamo molto scossi, la sua passione era autentica e coinvolgente, passavamo ore a parlare di uccelli e di fauna, e a me personalmente ha dato sempre tanti consigli e piccoli insegnamenti di cui sarò sempre grato, oltre ad aver condiviso alcune catture entusiasmanti.
Ciao Bepi, ci mancherai !!!
Il resoconto di giornata lo fa in modo brillante il nostro Davide oggi, con un disegno che ci mostra tutte le specie inanellate…bravo!
Poi verso l’una si scatena una grandinata fitta anche se non pericolosa, e ci costringe a chiudere in anticipo l’impianto, anche in previsione di un’altra giornata di maltempo e freddo
I più attenti avranno notato che abbiamo inanellato il primo fringuello di stagione! Si è trattato di una femmina giovane
La giornata ci riserva poche catture ma molti zigoli muciatti, ben 8!
All’alba, nonostante un vento ancora forte da nord e qualche chiazza di neve (!!), riusciamo ad aprire qualche rete:
Il vento poi cala, resta un freddo pungente e secco, pochi sono gli uccelli che si spostano in queste condizioni; però abbiamo il piacere di sentire gruppetti di spioncelli e qualche allodola sopra le praterie del Pizzoc. Tutto il resto tace, a parte i bramiti dei cervi che sono da qualche giorno la nostra colonna sonora.
Rimettiamo a posto la stazione, quasi smontata giovedì in previsione del cattivo tempo, e siamo di nuovo pronti ai prossimi giorni di catture.
Inanelliamo pochi individui, tra i quali i primi spioncelli dell’anno e ancora qualche migratore transahariano, come il luì grosso e la bigiarella
L’alba di ieri ci ha portato finalmente un po’ di uccelli, in prevalenza pettirossi e qualche tordo. La sorpresa è stata il primo gufo comune della stagione, primo rapace notturno in assoluto in verità: eccolo qui col suo sguardo intenso e inconfondibile
Il tempo comanda, e quando è così non c’è molto da fare…una pioviggine all’alba ci permette di aprire le reti, nella speranza di qualche segnale migratorio, ma evidentemente non è il giorno giusto. L’unica bella cattura è questo splendido merlo dal collare, oltre a un pettirosso e un paio di ricatture. Ora attendiamo gli sviluppi del maltempo, sperando che sia clemente con il nostro impianto..
In un giorno di tempo molto incerto con pioggia a tratti, la cattura più interessante tra le pochissime di oggi è un saltimpalo (Saxicola torquatus), il secondo della stagione
Un’altra calda e soleggiata mattina, ma finalmente con calma di vento, ci porta un po’ di “movimento”, con 5 tordi bottacci e diversi pettirossi all’alba. Poi, come consuetudine dell’ultima settimana, dalle 10 in poi le catture si fanno molto scarse, con la complicità di un sostenuto turismo umano di montagna. Tra le belle catture di oggi, uno splendido zigolo giallo (Emberiza citrinella) che vi mostriamo qui di seguito:
Nonostante un passo migratorio ancora molto limitato, oggi abbiamo raggiunto il traguardo della novantesima specie dall’inizio del progetto nel 2013, con la cattura di un esemplare di poiana (Buteo buteo).
Le ultime giornate sono caratterizzate da un costante vento da nord-est e da un cielo limpido associato ad un tempo caldo. Se da un lato questo ci allieta, perchè col tempo stabile e soleggiato si sta innegabilmente bene, dall’altro non è una situazione ideale per le catture dei migratori. In generale, dopo i primi giorni di settembre con un discreto passaggio di uccelli transahariani (balia nera, prispolone, luì grosso, codirosso comune), il passo si è quasi del tutto fermato. In attesa che riprenda, vi mostriamo alcune immagini delle specie catturate in questi giorni passati
Da sinistra a destra, dall’alto in basso: merlo dal collare, saltimpalo, culbianco, bigiarella, regolo, fiorrancino, stiaccino, codirosso comune e sterpazzola.
Ieri mattina, una splendida mattina serena con un leggero vento da est, abbiamo fatto una cattura del tutto inaspettata: una giovane starna (Perdix perdix) è entrata nelle nostre reti. Si è trattato di un individuo giovane, nato quest’anno, che con tutta probabilità è frutto di qualche tentativo non ufficiale di “reintroduzione “ della specie, che un tempo era diffusa in Italia ma che ora allo stato selvatico è quasi del tutto assente. Molti sono e sono stati i tentativi di reintroduzione in vari settori della penisola, ma essendo una specie legata ai prati polifiti, ha risentito principalmente della drastica sparizione del suo habitat di elezione.
In ogni caso, noi l’abbiamo inanellata e possiamo osservare il suo splendido piumaggio, pur se ancora giovanile
I primi 5 giorni di attività sulla cima del Monte Pizzoc ci hanno fatto esplorare il passaggio di specie di uccelli che migrano molto lontano e che spesso passano inosservate nei nostri territori. Siamo già arrivati a inanellare 31 specie diverse, tra cui spiccano per numerosità il prispolone e la balia nera. Una bella sorpresa è stata rappresentata da ben due esemplari di picchio nero (Dryocopus martius), un maschio e una femmina, che si stavano spostando insieme sabato mattina. L’esemplare maschio aveva già l’anello, ed era stato inanellato sul Pizzoc il 16 ottobre del 2018! Dopo 2 anni l’abbiamo trovato in splendida forma e compagnia…
Le specie nuove per la nostra stazione sono già 5: torcicollo e usignolo le abbiamo già viste, ora è la volta di mostrarvi le altre 3: luì verde, pigliamosche e rondine!
Lunedì 7 è stato dominato dal maltempo e ci ha fatto un po’ riposare, da domani si riparte a monitorare il passaggio migratorio!
Il 3 settembre finalmente il tempo si stabilizza, il passaggio è piuttosto calmo, come si addice alle giornate immediatamente successive al tempo perturbato. Comunque si notano segnali di migrazione, con 3 culbianchi, 4 prispoloni, una bigiarella, un luì grosso e il primo stiaccino. Tutte queste specie sono dei migratori transahariani, che sono diretti cioè nel continente africano, al di sotto del deserto del Sahara: un lungo viaggio ancora li attende!
Il 1 settembre, come annunciato, siamo riusciti a montare gran parte dell’impianto, e quindi dal 2 siamo operativi. Il meteo fa ancora i capricci ed è piuttosto instabile, ci costringe ad aprire e chiudere le reti 2 volte, ma ci sono già segnali di migrazione, con parecchie specie catturate e già due belle sorprese, o meglio…
Due specie nuove per il Pizzoc! (complice il periodo di inizio anticipato, per indagare il passo delle specie transahariane). Inutile dire che ce ne aspettiamo molte altre, ma è una buona partenza!
Per il resto attendiamo che il tempo si stabilizzi, ma già assistiamo ad una certa varietà di specie (11 su 25 catture il primo giorno…): vi aggiorneremo presto!
Cari amici, vi informiamo che la stagione di inanellamento di questo 2020 un po’ pazzo inizierà martedì 1 settembre e continuerà fino al 31 ottobre.
I preparativi fervono, e ieri grazie al nostro Tita abbiamo preparato il campo per il gazebo e gli approvvigionamenti idrici…
Quest’anno dovremo prestare particolare attenzione alle norme COVID-19, quindi sarà obbligatorio il distanziamento sociale e l’uso della mascherina, oltre ad una costante attenzione alla sanificazione. Di conseguenza abbiamo già predisposto gli spazi utilizzabili e giocoforza il numero di volontari sarà limitato rispetto agli anni scorsi, con turni di 6 persone al massimo.
Ciononostante, avendo allungato il periodo di ricerca, abbiamo ancora posto per i volontari, per cui invito chi fosse interessato a partecipare a scrivermi una email in privato al solito indirizzo:
deggian@me.com
oppure pizzoc@pizzoc.com
specificando se avete già esperienza, se siete studenti di scienze forestali, naturali o biologiche e il periodo in cui sareste interessati a partecipare.
Vi aspetto, insieme ai nuovi fiammanti gadgets del 2020!
Andrea Favaretto
Gli uccelli viaggiano molto, si sa, e oggi fanno viaggiare anche noi, in un luogo remoto…veramente remoto!
Bolshoe Kozino è una piccola città di cui ignoriamo l’esistenza e anche la pronuncia: si trova sulle rive del fiume Volga, nella profonda Russia, ed è qui che il 9 aprile 2020 è stato ritrovato un fringuello con anello del Pizzoc!
Si tratta della ricattura straniera più distante in assoluto per la nostra stazione, 2440 km in linea d’aria!
E’ il fringuello con anello LY11516, inanellato sul Pizzoc il 27 ottobre 2019, un maschio giovane.
La straordinaria ricattura si unisce ad altre 6 arrivate dall’ISPRA in questi primi mesi del 2020, e con queste siamo a ben 34 ricatture di uccelli con anelli del Pizzoc in giro per il mondo.
Parleremo presto anche delle altre, non così lontane ma veramente interessanti!
Cari amici del blog del Pizzoc, eccoci finalmente pronti a riassumere i risultati principali della stagione di inanellamento dell’autunno 2019, che tanti di voi attendono con ansia!
Mai come nel 2019 siamo stati impegnati nelle catture, e di conseguenza anche nell’inserimento dei dati nel database dell’ISPRA.
La stagione è stata molto dinamica, con un picco di passaggio di migratori nei giorni centrali di ottobre, che sono stati anche insolitamente caldi. Il flusso migratorio è continuato intensamente fino alla fine del mese, quando, all’improvviso, si è bruscamente fermato, in concomitanza con l’arrivo della prima perturbazione di novembre, che ha guastato il tempo per molti giorni. Così la nostra idea di proseguire le catture fino al 7 di novembre è naufragata, e abbiamo dovuto chiudere l’impianto per la prima volta sotto la pioggia, il 2 novembre. Fortunatamente la squadra di chiusura si è dimostrata formidabile nell’affrontare le difficoltà con un’invidiabile spirito, e a tutti loro vanno i ringraziamenti più calorosi. Fantastici!!
Foto: Nazzareno Berton
Non vi confondano le foto, in realtà la stagione è stata bellissima, con tempo per lo più stabile e soleggiato e vento quasi sempre assente o debole, condizioni ideali per le catture con reti mist-net.
Le catture totali sono state 5932, con 129 autoricatture, cioè esemplari catturati già con l’anello, ma messo da noi, nell’anno in corso o nei precedenti. Non ci sono state ricatture straniere o di altre stazioni italiane. E’ stato l’anno con più catture in assoluto da quando è iniziato il progetto nel 2013, ma da allora lo sforzo di cattura è aumentato (in sostanza usiamo più reti) per cui tutto va rapportato alla standardizzazione dei dati che è ancora in fase di analisi. Di certo non avevamo mai assistito a delle giornate con un flusso migratorio simile: da un lato è stato fantastico, dall’altro abbiamo dovuto faticare per gestire tutte quelle catture.
Le giornate di attività sono state 42, con inizio il 21 settembre e conclusione il 2 novembre 2019. Le specie catturate e inanellate quest’anno sono state 54, con 3 specie nuove per la nostra stazione, e cioè:
Da sinistra, in alto Verzellino, in basso Cannaiola, a destra Cuculo
Questo porta le catture totali del Progetto Pizzoc a ben 83 specie!
Considerando che noi catturiamo solo una piccola frazione di tutti gli uccelli che migrano sul passo, questi numeri ci danno l’idea della straordinaria varietà e intensità del passaggio migratorio sul Monte Pizzoc, non a caso istituito a Valico Montano di interesse Regionale. Si tratta di decine di migliaia di individui che ogni autunno attraversano il valico proveniendo dal nord dell’Europa e che si spostano a sud, nei quartieri di svernamento (dalla pianura padana fino all’Africa equatoriale e anche oltre!).
Tra le rarità, per il secondo anno consecutivo è stato inanellato un codazzurro (Tarsiger cyanurus), specie accidentale in Italia e proveniente con tutta probabilità dall’Asia.
Ecco le specie più catturate nel 2019:
Pettirosso | 1581 |
Regolo | 1094 |
Codirosso spazzacamino | 710 |
Cincia mora | 364 |
Fringuello | 337 |
Peppola | 328 |
Tordo bottaccio | 316 |
Merlo | 251 |
Lucherino | 150 |
Spioncello | 120 |
Il pettirosso si conferma la specie più catturata, con più di 1500 esemplari inanellati, alcuni di essi anche in piena notte, con favore di luna. Incredibile il numero di regoli, più di 1000, con un record precedente attorno ai 350. Il codirosso spazzacamino registra un continuo aumento negli individui, e anche per questa specie si tratta del record assoluto da quando è iniziato il progetto. Si è trattato di un anno di passaggio molto intenso anche per la cincia mora, non nuova a movimenti migratori irruttivi in anni particolari. Fringuello e peppola sono stati catturati quasi con gli stessi numeri, e se per il fringuello non si tratta di catture sensazionali (4° valore dal 2013), è invece di un certo rilievo il numero di peppole (il più alto numero dal 2013). Si registra il record assoluto anche per il merlo (222 esemplari nel precedente massimo valore del 2017), mentre il tordo bottaccio fa registrare il secondo valore assoluto, sempre dopo il 2017, con più del doppio delle catture del 2018. Anche per il lucherino si tratta della seconda stagione per numero di catture (nel 2017 furono quasi 400), mentre per lo spioncello si tratta della terza annata migliore.
Al solito, sono stati catturati anche diversi rapaci, diurni e notturni, in particolare:
Da sinistra: Sparviere, Gufo comune, Civetta capogrosso
Tutte queste considerazioni si basano solamente sull’analisi bruta delle catture, e quindi forniscono un’indicazione solo descrittiva del fenomeno migratorio. Per avere un’idea dei confronti standardizzati e quindi degli andamenti intra- e interstagionali sarà necessario approfondire i dati degli sforzi e degli indici di cattura. Questo passo è necessario per comprendere quali specie siano effettivamente in aumento e quali invece in diminuzione, in un contesto di repentino cambiamento ambientale, climatico ed ecosistemico che si registra su scala mondiale.
Ringrazio come sempre tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del Progetto e che continuano a sostenerci con entusiasmo: in primo luogo tutti i volontari e gli inanellatori che partecipano sempre con grande passione e dedizione, poi l’Associazione Libera Caccia che anche quest’anno ha contribuito economicamente al progetto mediante un Bando Regionale, i Carabinieri Forestali per l’appoggio logistico e il supporto sul campo, e l’Associazione Faunisti Veneti che ha devoluto un importo consistente per sostenere l’acquisto delle reti da inanellamento, dopo le gravi perdite subite nel 2018 a causa della tempesta Vaja.
Confidenti che nonostante le avversità attuali saremo in grado di svolgere regolarmente l’attività sul Pizzoc il prossimo autunno 2020, rinnoviamo a tutti i nostri saluti e….
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO COLLABORATO E CHE CREDONO IN QUESTO PROGETTO DI RICERCA!
Ormai siamo agli sgoccioli, la migrazione si fa molto meno intensa e le catture del 1 novembre sono scarse. La giornata è però meravigliosa, con un sole brillante dopo giorni di nebbie intense, e ci regala il 700esimo codirosso spazzacamino dell’anno!
Eccolo!
Dopo 38 giorni consecutivi di catture, intervallati solo da chiusure temporanee, il 29 ottobre finalmente ci riposiamo un po’. La pioggia e la nebbia ci costringono a chiudere l’impianto per un intera giornata.
Ne approfittiamo per fare un po’ il punto della situazione di questa stagione straordinaria, con alcune specie decisamente sopra la media di catture degli ultimi anni.
Tra queste spicca il regolo, con più di 1000 catture, poi il pettirosso (più di 1500) e poi il codirosso spazzacamino con più di 600!!
Siamo a più di 5500 esemplari inanellati complessivamente, e abbiamo superato il precedente primato del 2017!
Attendiamo questi ultimi giorni con la speranza di arricchire un po’ la varietà di specie catturate, al momento siamo a 54.
Pare che il passo abbia subito una brusca interruzione, infatti oggi (30 ottobre) le catture sono state appena 28, con una nebbia alternata a pioggerellina.
Tra le specie piuttosto presenti in questi giorni c’è di sicuro il cardellino (una ventina di catture in tutto l’anno, l’ultima proprio stamattina):
La sorpresa del giorno, a parte le 260 catture che ci proiettano verso la stagione più abbondante dall’inizio del progetto, è una famigliola di codibugnoli della sottospecie caudatus, provenienti dal Nord Europa. Hanno la testa completamente bianca, come si può vedere…
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